Grande successo per la Terza Edizione del Workshop Nazionale Scientifico ed Industriale “Sviluppo prodotto e la gestione dei costi di produzione aziendali” che si è tenuto Venerdì 11 Ottobre 2019 ad Ancona, presso l’Università Politecnica delle Marche, con il patrocinio di Hyperlean.
L’evento ha visto la presenza di oltre 20 voci autorevoli provenienti dal mondo accademico e industriale e circa 150 partecipanti tra Cost & Manufacturing Engineering, Product Value Engineering, Progettisti, Direttori Supply Chain, Responsabili Acquisti, Responsabili Tempi & Metodi, Direttori Tecnici, operanti in diversi settori industriali (Machinery, Oil&Gas, Automation), che hanno condiviso le proprie esperienze sull’importanza della gestione dei costi nella fase di progettazione e sviluppo dei prodotti anche in processi complessi e distribuiti.
La giornata si è aperta con degli interventi podium moderati dal Prof. Michele Germani dell’Università Politecnica delle Marche. Il primo intervento, tenuto dall’Ing. G. Lo Presti (Baker Hughes Company), è stato incentrato sul Design To Cost e sull’importanza di utilizzare un approccio integrato alla gestione dei costi.
Il secondo intervento ha visto protagonista Hyperlean, che ha presentato LeanDESIGNER, l’innovativo software per il Design For Manufacturing e il Design To Cost, in grado di supportare i progettisti nello sviluppo di nuovi prodotti, identificando eventuali problematiche costruttive, suggerendo la miglior soluzione progettuale tra quelle possibili e modifiche da apportare al modello in ottica di ottimizzazione dei costi.
A seguire l’attività di innovazione condotta sul Product Costing ad opera di dottorandi di ricerca, che coniugano il mondo accademico con quello industriale al fine di individuare nuove opportunità e metodologie di Product Cost Management da applicare in azienda.
Interessante anche la presentazione del Competence Center MADE (Ing. F. Boschi) guidato dal Politecnico di Milano che, seguendo un modello di partenariato pubblico-privato, sarà un centro di competenza di rilevanza internazionale per il settore manifatturiero, in grado di fornire alle imprese i servizi necessari (dall’orientamento alla formazione, dalla ricerca applicata al trasferimento tecnologico) che consentano loro di affrontare la digitalizzazione 4.0 dei processi produttivi. Le aziende che si rivolgeranno a MADE saranno quindi supportate in un percorso di crescita e di adozione di nuove tecnologie digitali a copertura dell’intero ciclo di vita del prodotto, consentendo loro di “toccare con mano” e comprendere come le soluzioni attualmente disponibili possano essere impiegate per migliorare la loro competitività.
Ampio spazio è stato dedicato alla prima tavola rotonda moderata dal Prof. Roberto Raffaeli (Università di Modena e Reggio Emilia) focalizzata sul Design to Cost e sulla gestione del costo nella fase di sviluppo prodotto, che ha visto protagoniste numerose aziende (Comer Industries, Coesia, Breton, AqSeptence, Italcab e Loccioni) che hanno condiviso la loro esperienza, confrontandosi sulle tecnologie e metodologie innovative utilizzate per monitorare i costi e i tempi di produzione sin dalle prime fasi progettuali.
L’intervento podium della seconda metà della giornata, moderato dalla Prof.ssa Margherita Peruzzini dell’Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia, è stato condotto dall’Ing. M. Salvini della Fabio Perini Spa, che ha posto l’attenzione sui processi e strumenti utilizzati per valutare la supply chain al fine di gestire i costi del prodotto. Dalla discussione è emerso come le nuove tecnologie digitali, come LeanCOST, possano supportare le competenze delle risorse umane impegnate nelle attività di stima dei costi, apportando benefici quali riduzione dell’incertezza e oggettività delle previsioni dei costi soprattutto in processi complessi e distribuiti.
Quest’ultimo tema è stato poi approfondito ed è stato fonte di dibattito e confronto durante la seconda tavola rotonda, moderata dall’Ing. Marco Mandolini, in cui sono intervenute altre importanti aziende: IMI, Rulli Rulmeca, IMA, Soilmec, BHGE e Robopac.
Dalle varie testimonianze dei relatori e dalla discussione scaturita in aula è emerso un aspetto che accomuna tutte le aziende partecipanti, ossia una sempre maggiore attenzione ai costi e alla ottimizzazione degli stessi sin dalla prima fase progettuale, anche grazie all’ausilio di nuove tecnologie come LeanCOST, che consente di inserire all’interno delle aziende utilizzatrici metodologie standard per la gestione dei costi, attività troppo spesso destrutturata e influenzata dalla soggettività di chi se ne occupa.
La necessità di un controllo sistematico dei costi fin dalla fase di sviluppo prodotto è un’esigenza che deriva dall’impatto delle scelte progettuali sul costo finale.
La metodologia del Design to Cost, che sta permeando il tessuto imprenditoriale manifatturiero italiano, si fonda sulla concezione che il costo deve essere progettato insieme al prodotto al fine di ridurre in modo significativo il Life Cycle Cost sin dalle fasi di concepimento.
Servono quindi metodi e strumenti ai progettisti per far sì che il modello CAD 3D diventi un vero prototipo virtuale del prodotto in cui è possibile trovare non solo tutte le informazioni geometriche, ma anche tutti dati per la sua produzione e gestione, condivisibili e facilmente comprensibili da parte di tutti gli altri uffici coinvolti nella produzione.
La gestione e dei costi richiede una forte collaborazione tra le varie funzioni aziendali fino ad andare oltre il confine dell’azienda stessa ed includere l’intera Supply Chain. Diverse aziende hanno evidenziato che l’impiego di metodologie oggettive che integrano l’esperienza-competenza delle persone con l’utilizzo di sistemi software innovativi (tra cui LeanCOST) facilita le attività di Cost Management, velocizza lo scambio di informazioni e soprattutto dà vita ad un terreno comune per parlare lo stesso linguaggio, affinchè si condivida tutta la conoscenza sui modelli CAD, sui cicli di lavoro, sui parametri di lavorazione, sulle caratteristiche dei fornitori ecc…
Inoltre emerge l’importanza di collaborare con la supply chain per affermarsi in un mercato globale, al fine di creare dei meccanismi virtuosi di costificazione e preventivazione, per poter abbattere i tempi di negoziazione ed aprire un dialogo limpido con i fornitori.
Creare una collaborazione con la rete di fornitura è difficile ma assolutamente necessario e questa sembra essere la strada vincente.
A sostegno di ciò, la tecnologia diventa oggi più che mai il motore dell’impresa moderna che ha bisogno di strumenti innovativi per ottimizzare ed esaltare le competenze delle proprie risorse interne.
Anche quest’anno la necessità di avere strumenti informatici in azienda che contribuiscano alla creazione di un costo oggettivo è risultata essere la chiave di volta del futuro delle aziende, per poter rispondere alle esigenze di mercato globale altamente competitivo ed in continua evoluzione.
Fondamentale risulta quindi snellire il processo di gestione dei costi per acquisire un vantaggio competitivo sul mercato attraverso un processo di decision making sempre più efficiente.
